Viva la Danza con Roberto Bolle, su Rai 1 uno speciale per la Giornata Internazionale della Danza

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Eravamo abituati a vederlo in tv la sera di Capodanno con Danza con me, uno spettacolo di varietà con al centro, appunto, coreografie e talenti internazionali. Per Roberto Bolle, ora, è il momento di tornare in tv: questa sera, lunedì 29 aprile 2024, alle 21:30, va in onda Viva la Danza, speciale ideato dallo stesso Bolle appositamente per la Giornata Internazionale della Danza, che cade oggi.

Viva la danza, cos’è?

Il format prevede al centro un grande gala strutturato come se fosse il celeberrimo “Roberto Bolle and Friends”, lo spettacolo con il quale Bolle ha incantato i palchi più prestigiosi e suggestivi del mondo. Dal Gala sono mutuati i grandi interpreti e l’alternanza imprevedibile ed ammaliante di pezzi provenienti dal repertorio più classico mescolato a quello più contemporaneo. Ma non c’è solo la danza classica, sono molti i generi rappresentati che animano il teatro. Ogni tipo di danza, dall’hip hop allo swing, dal latinoamericano al tip tap, in ogni angolo del Maggio Musicale Fiorentino.

Il racconto si arricchisce poi di molti filoni narrativi intrecciati che rendono lo show una celebrazione allegra e sorprendente: c’è il dietro le quinte dove non solo si incontreranno gli artisti un attimo prima dell’esibizione, ma dove si intrecciano anche racconti e storie di danza e di vita e i meccanismi del teatro e i suoi “abitanti”, un piccolo mondo magico con le sue regole.

Allo sguardo frontale della televisione si aggiunge quello più intimo e insieme sregolato dell’occhio di una telecamera destinata a fare riprese per un documentario e quindi impegnata a catturare lo spirito della danza nella sua massima espressione, che ci fa entrare in un mondo fantastico, poetico e insieme divertente e fuori dagli schemi.

Anche quest’anno il pubblico presente in sala sarà molto speciale e composto per lo più da giovani allievi delle scuole di danza di tutta Italia – riunito con la collaborazione di AssoDanza Italia, la principale associazione che tutela e rappresenta le scuole di danza, gli insegnanti e gli operatori del settore dello spettacolo che si riconoscono nella Formazione Coreutica di Base. Un’entusiasta rappresentanza di quel meraviglioso popolo della danza che ogni anno si raccoglie, tutto vestito di bianco, in piazza del Duomo, per la lezione alla sbarra “più numerosa della storia” di OnDance, guidati dallo stesso Roberto Bolle per lanciare un messaggio d’amore a questa arte che ha travalicato i confini nazionali. Una serata speciale, solenne e divertente insieme, per celebrare una delle arti più amate del nostro Paese e che proprio qui affonda le sue radici.

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Viva la Danza è un programma di Roberto Bolle, prodotto da Rai Direzione Intrattenimento in collaborazione con Ballandi e Artedanza srl e il patrocinio del Ministero della Cultura. Scritto da Roberto Bolle e Pamela Maffioli, con Federico Baccomo e Rossella Rizzi. La direzione artistica è di Roberto Bolle. Le scene sono di Giuseppe Chiara. La fotografia di Davide Albamonte. La regia di Fabrizio Guttuso. Ideazione Grafica e Messa in Scena Cristina Redini. La consulenza musicale di Fabio Sartori. Direttore di produzione Claudio Ferri. A cura di Matteo Ceccarelli. Produttore Esecutivo Rai Maria Rossella Arcidiacono. Produttore Esecutivo Ballandi Claudio Tarquini.

Viva a Danza, il cast

Roberto Bolle si fa affiancare da alcune delle stelle più lucenti del panorama tersicoreo internazionale: da Melissa Hamilton a Daniil Simkin, dall’Étoile del Teatro alla Scala Nicoletta Manni a Tatiana Melnik, da Timofej Andrijashenko a Virna Toppi, Toon Lobach e Fumi Kaneko, proseguendo con il giovane talento italiano in forze al Royal Ballet di Londra, Marco Masciari, a William Bracewell fino ad Aterballetto, alla MM Contemporary Dance Company e agli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala.

Ma Bolle ha chiamato in aiuto alcuni artisti del mondo della musica, del cinema e della televisione cui ha affidato parti del racconto. C’è Katia Follesa, direttrice di scena tuttofare che controlla, comanda, consiglia e, alla bisogna, si adopera in ogni mestiere perché lo spettacolo possa sempre e comunque continuare, con maestria e tanta, tanta ironia.

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Ci sono i due conduttori del documentario, Fabrizio Biggio e Valentina Romani, che, condotti per mano dallo stesso Roberto Bolle, entrano nella pancia del Teatro e da un punto di vista privilegiato, sul palco, nei camerini, nelle sale prova, osservano, imparano, scoprono il magico mondo della danza, emozionandosi insieme con il pubblico.

C’è Francesco Pannofino una sorta di “Fantasma dell’Opera” che respira con il teatro e ne racconta i pensieri più profondi. E infine c’è un duetto con una delle artiste più apprezzate del panorama musicale contemporaneo: Elodie. È con la sua musica, sensuale ed energetica al contempo che si misura la apollinea danza di Roberto Bolle per un incontro straordinario.

Da dove va in onda Viva la Danza?

Il programma va in onda dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze, uno dei teatri più grandi del mondo, gioiello di innovazione.

Viva la danza, la sigla

sigla originale, sia nella musica che nella messa in scena. La musica è originale, prodotta da Taketo Gohara appositamente per il programma, dal titolo “We are dancers at Heart” (Taketo Gohara/Mirko Maria Matera/Stefano Nanni/Niccolò Fornabaio). Interpretata da “Les Pointes” è una canzone pop coinvolgente che diventa immediatamente inno ed esortazione per tutti ad unirsi alla festa della danza.

Sulle note di questo pezzo, immagini straordinarie di Roberto Bolle che dal tetto del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino danza all’unisono con i ragazzi delle scuole di danza di Napoli, riuniti a Castel Sant’Elmo con una veduta mozzafiato sul golfo e quelli delle scuole di Milano che danzano sulla parte più alta del simbolo della città, il Duomo, evento eccezionale possibile grazie alla collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo. Tutti, rigorosamente vestiti di bianco. Immagini che rimbalzano da un punto all’altro del Paese a simboleggiare quanto amore ci sia in Italia per l’arte della danza.

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