Chi mai direbbe che la signora scatenata del video ha da poco compiuto 69 anni? Lei, come tutti sapete, è Raffaella Carrà, icona del piccolo schermo, da anni relegata a ruoli di secondo piano o a brevi comparsate, come quella del Concerto per l’Emilia di qualche sera fa. Senza nulla togliere al simpatico Fabrizio Frizzi, viene da chiedersi come mai non abbiano dato la conduzione ad un’emiliana doc come lei, anziché limitare la sua presenza ad un appello e ad una breve esibizione.
In un’intervista di qualche tempo fa era stata proprio la Carrà a dire di aver rifiutato parecchi lavori poco interessanti e di avere dei progetti nel cassetto che però non aveva ancora avuto la possibilità di realizzare. Ecco, perché non darle una possibilità, anziché continuare a testare programmi dall’appeal pari a zero dati alle solite due o tre conduttrici?
Qui non si tratta di riconoscenza nei confronti di un personaggio che ha fatto la storia della nostra tv, ma di capacità e competenza, qualità che alla Carrà appartengono ben più che ad altre conduttrici. Ne ha dato dimostrazione anche nell’ultimo programma che le è stato affidato, l’Eurovision Song Contest del 2011, che ha condotto con ironia e piacevolezza (che la Rai ne abbia stravolto la formula, prendendosi anche una lavata di capo dall’EBU, non è certo colpa della Raffa nazionale).
Quanto dovremo ancora attendere per poterla vedere in un’importante prima serata?