Dopo alcune settimane di silenzio, la neosposa Valeria Marini parla attraverso le pagine di Panorama per difendere se stessa e il suo matrimonio seguito in diretta da Domenica in Così è la vita lo scorso 5 maggio. L’evento ha suscitato le critiche di buona parte del pubblico, contrario al fatto che la Rai in quanto servizio pubblico abbia seguito un evento così frivolo, ma anche della Presidente della Rai Anna Maria Tarantola, secondo la quale la trasmissione del matrimonio della Marini è stato un “incidente”.
La Marini, agguerrita come non mai, afferma che la trasmissione del suo matrimonio con l’imprenditore Giovanni Cottone sarebbe addirittura “doverosa” da parte del servizio pubblico, che oltre a trasmettere cronaca e tv utile avrebbe l’obbligo di far sognare gli italiani attraverso eventi lieti come quello da lei vissuto, soprattutto in periodi difficili come questo. Una tesi secondo lei sostenuta anche dagli alti ascolti della puntata “incriminata”, che effettivamente potremo dire sarà l’unica che ricorderemo dei tre anni di Lorella Cuccarini nel contenitore domenicale.
Non sono mancati i riferimenti alle altre polemiche che hanno accompagnato la messa in onda dell’evento: ha parlato della bestemmia in diretta tv, che stando ad una testimonianza video in suo possesso sarebbe stata pronunciata da un fotografo e non da una sua guardia del corpo, e della scarsa qualità delle immagini della cerimonia, dovuta al negato permesso da parte del Vicariato di Roma di far entrare le telecamere in Chiesa.
E in conclusione, non possono mancare i propositi per l’immediato futuro: è infatti in fase di produzione una docufiction, intitolata Un sogno lungo un giorno, i cui proventi verranno devoluti in beneficenza. Grazie alla sua cerimonia, la Marini ha già raccolto 70.000 euro da devolvere all’Amri. A prescindere da tutte le polemiche, possiamo dire che questo evento ha portato qualcosa di buono.