The Voice 2018 in versione Tu si que vales guadagna in simpatia

La prima puntata di The Voice of Italy 5, andata in onda ieri su Rai2 e dedicata alle Blind Audition, ha mostrato parecchie novità rispetto alla edizioni passate e non solo per quanto riguarda il cast. Si è trattato di una sorta di “operazione simpatia” che ha parzialmente modernizzato il talent, rendendolo a tratti “vagamente somigliante” a Tu si que vales, con clip ironiche che spezzavano le esibizioni e un’interazione più giocosa tra i giudici.
La giuria, va detto, ha superato le aspettative. Se Al Bano è forse l’unico su cui non riusciamo a sbilanciarci perché non sembra ancora entrato pienamente nel ruolo, il trio Francesco Renga – J-Ax – Cristina Scabbia ci ha invece sicuramente convinto. Che sia merito dei coach o solamente del montaggio non lo sappiamo, ma quel che è certo è che la fase di scelta dei concorrenti non ha annoiato come avveniva invece in edizioni precedenti.
La conduzione di Costantino Della Gherardesca, infine, ci è sembrata abbastanza semplice e pulita, senza particolari guizzi, ma con alcuni momenti divertenti. Il ruolo del conduttore di The Voice, si sa, è di secondo piano rispetto a quello dei coach, quindi non influenza particolarmente il giudizio finale sulla puntata. Costantino è parso comunque ben amalgamato al “tutto”.
Gli ascolti della puntata di ieri, 22 marzo, sono stati più che discreti. Si poteva immaginare che, dopo il disastro dell’ultima edizione, il pubblico avesse completamente perso interesse, invece la voglia di seguire il programma sembra esserci. Vedremo se l’ascolto della settimana prossima confermerà l’impressione positiva o se assisteremo ad un “esodo” di pubblico.