La storia d’amore tra Walter Bonatti e Rossana Podestà e non solo ha ispirato la Stand By Me di Simona Ercolani che, in collaborazione con Rai Fiction, ha prodotto Sul tetto del mondo, una docu-fiction che racconta, tra finzione e testimonianze, la relazione tra l’esploratore e l’attrice, in onda domenica 12 settembre 2021, su Raiuno.
Ma da quante puntate è composto Sul tetto del mondo? In realtà, la docu-fiction è costruita come un docu-film, motivo per cui la sua messa in onda è prevista per una sola serata, per una durata totale di 100 minuti. La fiction va in onda alla vigilia del decennale della scomparsa di Bonatti, avvenuta il 13 settembre 2011 (Podestà venne a mancare due anni dopo). Alla regia troviamo Stefano Vicario, che conosce molto da vicino la vicenda: è infatti figlio di Rossana Podestà e del regista Marco Vicario.
Sul tetto del mondo, trama
Esploratore, giornalista, scrittore, fotoreporter: Walter Bonatti, il più grande alpinista di tutti i tempi aveva una
personalità fuori dal comune, complessa, ricca di sfumature, inquieta e ribelle. La docufiction vuole ripercorrerne i tratti più intimi e non conosciuti, raccontando Bonatti come alpinista e come uomo in un repertorio inedito. La cornice del racconto è la sua travolgente storia d’amore con la diva del cinema Rossana Podestà, durata tre decenni e che ha unito due anime affini per quanto molto differenti.
Girato anche nei luoghi reali della loro storia, come la casa della Podestà all’Argentario, il racconto parte dal loro primo incontro a Roma nel 1981 e si sviluppa fino alla morte di Walter, avvenuta il 13 settembre 2011 a 81 anni, ripercorrendone momenti pubblici e privati attraverso la voice over di Rossana, donna intelligente, spiritosa e sensibile, la sola capace di tenergli testa per trent’anni e di domare i suoi demoni interiori.
Centrale nella narrazione l’eco della celebre spedizione alpinistica che il 31 luglio 1954 conquistò per prima la
vetta del K2, le polemiche che seguirono e la lotta lunga cinquant’anni per affermare definitivamente la versione di Bonatti.
Molto ricca la parte documentaristica, grazie al contributo del CAI – Club Alpino Italiano, che ha messo a
disposizione tramite la propria Cineteca le immagini di “Italia K2”, il film che documenta la spedizione organizzata nel 1954 dal CAI, e grazie al contributo del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” – CAI Torino, che ha messo a disposizione l’“Archivio Walter Bonatti”. Viene ripercorsa così l’intera vita di Bonatti, dall’infanzia difficile alle imprese alpinistiche in tutto il mondo, dai reportage realizzati per la rivista Epoca ai viaggi con Rossana, fino alla scrittura dei suoi libri.
Arricchiscono il racconto testimonianze di esperti di alpinismo e personalità del mondo del cinema e della cultura: Reinhold Messner e Simone Moro, tra i più famosi alpinisti al mondo; Vincenzo Torti, Presidente del CAI; Roberto Mantovani, amico di Bonatti e storico dell’alpinismo; Nando Nusdeo, membro dei “Pell e Oss”. Tra gli intervistati anche Piera Detassis, Valeria Fabrizi, l’editor Giovanna Canton, la guida alpina Arnaud Clavel, Fabio Fazio, Michele Serra, il giornalista e biografo di Bonatti Angelo Ponta (anche consulente storico della docu-fiction) e le nipoti della Podestà, Alice e Margherita Vicario.