Sanremo 2021: il Festival senza idee

Sarebbe facile dire che il Festival di Sanremo è il più brutto della storia, ma non voglio arrivare a tanto. Anche perché, sull’onda del mancato entusiasmo, si tende spesso ad esagerare in negativo. Cercherò quindi di essere il più oggettiva possibile dicendo che è un Festival in cui mancano totalmente le idee, in cui non c’è un filo logico e nel quale qualsiasi siparietto è messo lì a caso per aumentare la durata della serata. Questo è almeno ciò che mi è arrivato dopo la visione della prima puntata e mi auguro, davvero, di essere smentita già da stasera.

Circa 5 ore di show nel quale ho ascoltato 17 canzoni, 4 dei Giovani e 13 dei Big, ma non ho ben capito quando siano state trasmesse. Perché tra canzoni del passato buttate a caso – c’era davvero bisogno di un duetto fuori dal tempo sulle note di Ti lascerò a mezzanotte e mezza? -, ospiti fissi e monopolizzazioni del palco di Fiorello, le canzoni in gara sono passate praticamente inosservate e non si è ben capito chi dovesse essere votato e chi no.

A proposito di Fiorello, da ieri (o da stamattina quando è finita la serata, fate voi) mi chiedo se ci sia veramente bisogno di riproporre ancora il ruolo del capo animatore nel 2021; di usare la trivialità per far ridere il pubblico, sia essa riferita ai c*li parlando delle poltroncine vuote, o ai movimenti sensuali della Lambada. Passi il primo anno nel quale almeno c’è l’interazione con il pubblico in sala e l’effetto dello show serale del villaggio può ancora funzionare, ma di fronte ad un totale cambiamento del mondo anche certi repertori dovrebbero essere svecchiati e bisognerebbe rinnovarsi (almeno un po’).

Sulla presenza di Zlatan Ibrahimovic, poi, il commento non può che essere impietoso. Si vedeva chiaramente che lui stesso era imbarazzato per le battute che gli erano state scritte, ma che oramai aveva firmato un contratto e preso un bel cachet e non poteva tirarsi più indietro. Le battute non funzionavano, la spalla – Amadeus – non funzionava e il risultato era sconcertante.

Scelte autorali incomprensibili anche per il copione di Matilda De Angelis. Lei carina, simpatica, spigliata, un’ottima scelta per affiancare Amadeus, ma davvero l’avete messa a fare un monologo sul “limonare” o forse in quel momento mi ero addormentata e si trattava soltanto di un incubo? Spero la seconda.

No, autori; no, Amadeus; no, Fiorello: non ci siamo proprio. Ma d’altra parte, nell’anno del coprifuoco alle 22, l’ascolto di questo Festival non può che essere tra i più alti di sempre, quindi, in fin dei conti, perché sforzarsi a fare uno show degno di nota quando si possono portare gag prese dal Manuale dell’animatore 1988?

Per chi volesse farsi del male, ricordiamo che è possibile rivedere la serata sanremese in streaming a questo link.

CircaDebora Marighetti
Sono una giornalista che si occupa, per passione e professione, di tv e spettacolo dal 2006. Ho collaborato con Blogo, in particolare con Tvblog.it, dal 2006 al 2012, occupandomi di news, critiche, recensioni su telefilm, varietà, game show, reality show e molto altro. Sono apparsa sporadicamente su Traveblog.it. Ho gestito il magazine musicale di Dada tra il 2009 e il 2010 e collaborato, negli anni e senza continuità, con svariati blog e settimanali. Dal 2012 sono editor di Ascolti Tv Blog.
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