La mossa del cavallo, film su Rai 1 | Trama, cast, streaming e foto

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Se i due film-tv inediti de Il Commissario Montalbano non vi sono bastati, Raiuno propone, questa sera alle 21:25, La mossa del cavallo, film-tv tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri, edito da Sellerio, che ci riporta infatti a Vigata, l’immaginaria cittadina pensata dallo scrittore, ma ormai diventata realistica per tutti i fan di Montalbano. A differenza della serie con Luca Zingaretti, però, questo film-tv è ambientato nell’Italia post-risorgimentale del 1877.

La mossa del cavallo, trama

Siamo a Montelusa nel 1877. Il giovane Giovanni Bovara è nato in Sicilia, ma è cresciuto in Liguria, imparando così ad avere il tipico atteggiando da uomo del Nord. Viene però inviato al Sud come nuovo ispettore capo dei mulini, dopo l’introduzione della tassa sul macinato.

Il suo modo di fare intransigente gli procura numerosi nemici, ma gli permette anche di scoprire che è stato escogitato un modo per evadere la tassa e, soprattutto, l’esistenza di un mulino segreto nel terreno di Don Cocò Afflitto, l’uomo più potente di Montelusa.

Da accusatore, però, Bovara diventa accusato nel momento in cui si ritrova ad assistere all’omicidio di Padre Carnazza, sacerdote del paese poco incline alla moralità. Bovara deve così difendersi dalle accuse e dai tentativi dei suoi nemici di farlo fuori, adottando la “mossa del cavallo”, ovvero riappropriandosi del dialetto siciliano e riuscendo così ad entrare nella mentalità degli abitanti di Montelusa.

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La mossa del cavallo, attori

Protagonista de La mossa del cavallo è Michele Riondino, protagonista per due stagione de Il giovane Montalbano, che qui interpreta Giovanni Bovara. Ester Pantano, invece, è Trisina Cicero, giovane legata a Carnazza (interpretato da Antonio Pandolfo) che resta colpita dal fascino di Bovara. Maurizio Bologna dà volto a Memè Moro, cugino di Carnazza, per cui nutre un profondo odio. Maurizio Puglisi è Don Cocò Afflitto, l’uomo più potente della mafia montelusana, mentre Filippo Luna è l’avvocato Fasulo, braccio destro di Don Cocò.

Il cast include anche Giancarlo Ratti, nei panni del Procuratore Rebaudengo; Giuseppe Lanino, che interpreta il Capitano Lostracco; Cocò Gulotta che dà volto a Spampinato, mentre Angelo Libri è La Mantìa e Roberto Salemi è Pintacuda.

La mossa del cavallo film, regia

Dietro la macchina da presa del film-tv c’è Gianluca Maria Tavarelli, che si è approcciato al racconto come se stesse girando un western:

“Alla fine dell’Ottocento la Sicilia era per l’Italia una sorta di Far West, una terra di nessuno, costellata di banditi, malfattori, gente abituata a farsi giustizia da sé. È con questo in mente che ho cominciato a pensare che il western fosse il genere più adatto per raccontare questa storia. Una storia, quindi, che riguarda da vicino l’Italia di oggi. Per la sua particolarità mi è subito sembrato che una trasposizione lineare del romanzo ne potesse in qualche modo compromettere l’originalità. Aveva bisogno di una visione e di un punto di vista forte per essere raccontato. Grazie alla scelta di trasformarla in un western in terra di Sicilia, questa storia si sottrae a tutte le trappole del film in costume, mettendo insieme recitazione, immagini, attori e scelte di regia che passano dal grottesco al realismo, dalla commedia al film di denuncia. E così ho cominciato ad attingere al cinema di Sergio Leone, di Tarantino, al cinema americano e italiano degli anni Settanta”.

La mossa del cavallo film, autori e produzione

Il film- tv, come detto, è tratto dal romanzo di Andrea Camilleri “La mossa del cavallo” (edito da Sellerio). La sceneggiatura è dello stesso Camilleri e di Francesco Bruni e Leonardo Marini, con Valentina Alferj alla collaborazione ai dialoghi. La produzione è di Rai Fiction e Palomar.

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