Giuliano Ferrara: “Sono vittima di mobbing”. Addio a Qui Radio Londra

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Pare essersi conclusa nel peggiore dei modi la faccenda legata alla sparizione improvvisa di Giuliano Ferrara e del suo Qui Radio Londra dagli schermi di Rai1. Lunedì la trasmissione sarebbe dovuta ripartire ma non è andata in onda perché gli argomenti trattati e registrati alle 18, alle 20.30 erano già obsoleti. Martedì vi abbiamo invece dato conto di un Ferrara indignato dalla decisione arbitraria presa dal direttore di Rai1 Mauro Mazza di non mandare in onda la trasmissione. Dopo tutto questo, il silenzio fino ad oggi.

In una lettera di un suo lettore del Foglio, che chiedeva spiegazioni sull’assenza del programma del giornalista, Ferrara ha risposto: “Sono vittima di un grottesco mobbing da parte di un funzionario della Rai. Lo sanno tutti. Ringrazio i collaboratori e saluto il pubblico, chiedo solo di essere lasciato in pace”. Una risposta clamorosa che ha lasciato senza parole tutti, compreso Mauro Mazza, che ha affermato di non sapere a chi fosse riferita l’accusa e precisando che lui non è un funzionario della Rai, ma un giornalista.

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Nel frattempo, nella giornata di ieri, Giuliano Ferrara è stato raggiunto dai microfoni di Radio 24, e alla domanda sul perché la trasmissione non andasse in onda ha risposto in maniera più criptica: “Perché non vado in onda? Perché non ne ho voglia, mettiamola così. Sono cazzi miei, diciamo. Va bene?”.

Un mistero sempre più fitto che ha portato alla definitiva cancellazione dell’access di Rai1, con tanto di (si vocifera) lunga telefonata del direttore del Foglio con il presidente della Rai Luigi Gubitosi per la risoluzione del contratto, il cui termine era previsto per fine 2013. Ma la rete, soprattutto sul piano degli ascolti, siamo sicuri che non ne risentirà.

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