Don Matteo 13, il cast

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Il cast di Don Matteo 13, in onda da giovedì 31 marzo 2022 su Raiuno, riporta in tv gran parte dei personaggi storici della serie tv di Lux Vide. Ma, come noto da tempo, quest’anno c’è un grossa novità: Raoul Bova, infatti, entra a far parte del cast nei panni del parroco che prenderà il posto dello stesso don Matteo, dal momento che Terence Hill ha deciso di lasciare la serie nel corso della stagione.

Se Bova è quindi la novità più importante di questa stagione, va anche detto che oltre a lui ci sono anche altri nuovi personaggi che bazzicheranno nei pressi della canonica di Spoleto, ma c’è anche un ritorno, quello di Flavio Insinna, che torna a vestire i panni di Anceschi, primo Capitano della serie, ora promosso a Colonello. Scopriamo, quindi, il casi di Don Matteo 13.

Terence Hill: don Matteo

Nino Frassica: Nino Cecchini

Maria Chiara Giannetta: Anna Olivieri

Maurizio Lastrico: Marco Nardi

Nathalie Guetta: Natalina

Francesco Scali: Pippo

Flavio Insinna: Flavio Anceschi

Pamela Villoresi: Elisa Olivieri

Pietro Pulcini: Pietro Ghisoni

Domenico Pinelli: Romeo Zappavigna

Aurora Menenti: Ines

Francesco Castiglione: Gianni Barba

I nuovi personaggi

Raoul Bova è don Massimo: è un prete diverso da Don Matteo e da tutti gli altri. Un prete della “terra”, contadino, abituato a sporcarsi le mani, più propenso a stare tra gli ulivi umbri a zappare la terra che a stare dentro le quattro mura della canonica. Certamente saldo nella sua fede e nel suo rapporto con Dio, ma con le difficoltà di tutte le persone di oggi, dell’uomo comune: un prete che, come tutti noi, ha a volte anche bisogno di sfogarsi, di scaricare le tensioni. Don Massimo, un po’ per vocazione professionale (nella sua vita di prima) e un po’ per attitudine, è sempre stato un tipo solitario, abituato a occuparsi di sé senza dover rendere conto a nessuno: ecco perché in qualche modo fa sempre un po’ fatica ad entrare in contatto con gli altri, specialmente se quegli altri sono la pazza famiglia della canonica. Don Massimo arriverà a Spoleto al suo primo incarico in una parrocchia, portando con sé una vocazione travagliata e un passato misterioso. Già, perché Don Massimo prima di vestire i panni di sacerdote era un uomo come tanti altri, con un lavoro e dei progetti per il futuro: ma l’incontro con la morte e soprattutto con don Matteo gli hanno cambiato la vita, portandolo sulla via della fede. Un prete moderno che dovrà fare i conti non solo con le difficoltà degli altri, ma soprattutto con le sue. Un uomo che pensava che la vita da sacerdote sarebbe stata solitaria, senza famiglia. E invece scoprirà di avere una famiglia ancora più grande, la grande famiglia di don Matteo.

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Mattia Teruzzi è Federico Limoni: ha solo 17 anni, ma il temperamento di chi sembra averne molti di più. Il corpo segnato dai tatuaggi, l’espressione sempre accigliata. È difficile capire cosa passi perla testa di questo ragazzo, almeno fino a quando non dà sfogo alla sua rabbia e a tutto il dolore che si porta dentro. Federico è arrabbiato, impulsivo, sempre sul punto di esplodere. Ma perché è diventato così? Cosa si porta dentro?Costantemente sfiduciato, sulla difensiva, il passato gli ha sempre dato delle dure lezioni a cui ha reagito con forza e determinazione. Prima di tutto a livello familiare. Federico è cresciuto soltanto con la madre Caterina, rimasta incinta di lui da giovanissima. Una donna fragile, sola, che anche per questo è diventata schiava del demone della droga, da cui fatica a fuggire. Una situazione difficile, che ha visto sua madre abbandonarlo più volte, per poi tornare a riprenderselo, senza che Federico perdesse mai fiducia nei suoi confronti. Ogni volta, sperava che le cose sarebbero andate meglio, che sarebbe stato con lei per sempre. L’ultima volta Caterina è tornata incinta di Clementino, fratellastro di Federico, adesso un piccolo neonato dagli occhi uguali ai suoi, anche lui senza un padre. Federico il padre non l’ha neppure conosciuto. Si guarda allo specchio e si domanda a chi appartengano quei lineamenti così gentili, nascosti sotto la corazza che si è dovuto costruire per proteggersi. Chi è veramente Federico? Cosa può diventare, uno come lui? Può veramente sperare di poter vivere una vita come tutti i ragazzi della sua età? Lui non ci crede più. Eppure, non perde mai la speranza. Per sé e per la madre, in cui ripone ancora tutta la sua fiducia. Ma anche per il piccolo Clementino, che protegge come se fosse diventato la sua nuova missione di vita. La cosa più importante. Uno scopo, qualcosa per cui lottare. Federico non si separa mai da lui. Ed è con lui anche quando si imbatte in Don Matteo, per caso. Un incontro che inizialmente è anche uno scontro. Eppure, il sacerdote finirà per affezionarsi a quel ragazzo così burbero ed alla sua storia e farà tutto il possibile per aiutarlo.

Giorgia Agata è Greta Alunni: è la classica brava ragazza. Figlia unica, suo padre è primario dell’ospedale della città, mentre la madre è proprietaria di una nota e rinomata farmacia di Spoleto. E tutto quello che Greta vorrebbe fare da grande è seguire le orme dei suoi genitori, con cui ha un rapporto molto stretto, nonostante i suoi sedici anni. A differenza dei suoi coetanei, esuberanti e ribelli, infatti, Greta non è tipa che si lascia guidare dall’istinto, ma anzi ha fatto delle regole e della buona condotta la sua ragione di vita. È abituata a seguire sempre i principi che le vengono trasmessi, è questa la sua comfort zone. Fin troppo probabilmente. Uscire dal suo piccolo mondo, dalla sua piccola realtà, emanciparsi, sarà il passo decisivo che dovrà fare per entrare nel mondo dei grandi. In questo percorso conoscerà anche Federico, che Don Matteo accoglie in canonica. I due non potrebbero essere più diversi, ma forse entrambi troveranno nell’altro quello di cui hanno bisogno. Greta imparerà così a godersi un po’ di più la sua età e farà i conti con il suo passato.Perché anche una brava ragazza come lei, che sembra non sapere nulla del dolore e della paura, nasconde nel profondo un segreto doloroso che tornerà a tormentarla.

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Emma Valenti è Valentina Anceschi: è la giovane figlia dell’indimenticabile Flavio Anceschi, un tempo Capitano dei Carabinieri di Gubbio, adesso Colonnello, ma prima di tutto amico storico di Don Matteo e del Maresciallo Cecchini. Nata e cresciuta a Roma, Valentina ha mantenuto un legame molto forte con Cecchini, anche a distanza. Il Maresciallo è il suo padrino, stravede da sempre per lei, e Valentina lo ricambia con tutto l’affetto del mondo. È come se l’uomo fosse uno “zio”, per lei. Il suo obiettivo è sempre stato diventare magistrato; un tipo di carriera che sicuramente incontrai favori di suo padre, che con lei si mostra sempre molto rigido e protettivo. Da quando la moglie ha abbandonato la sua famiglia, Anceschi si è stretto nella sua divisa e nel suo ruolo di padre integerrimo e Valentina ha assunto il ruolo di “figlia perfetta”. Un ruolo che, forse, adesso non riesce più a sostenere. Ecco perché Valentina, da sempre, fa di tutto per cercare di attirare l’attenzione del padre, ma senza successo. Come potrà conquistare il suo rispetto o anche solo un suo semplice abbraccio? Per fortuna, comunque, Valentina può contare almeno sulla tenera compagnia del suo piccolo cane Tempura; l’unico che sembra davvero darle conforto e amore. C’è spazio, però, per un altro tipo di amore nella vita di Valentina? Forse sì. Ma deve prima farei conti con i fantasmi del suo passato. Quello che il Colonnello Anceschi non sa, infatti, è che la ragazza custodisce un segreto. All’apparenza solare, romantica, femminile, sempre pronta a tutto per aiutare gli amici, Valentina si porta comunque dentro un trauma irrisolto. Tornerà a Spoleto con il padre, in occasione della festa per i quarant’anni di sacerdozio di Don Matteo, e proprio lì conoscerà nuove persone che diventeranno presto parte della sua vitae la costringeranno a fare i conti con se stessa e con il suo passato.

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