Balalaika – Verso la finale: cambiare formato per salvare il salvabile?

Seguici su Whatsapp - Telegram

Balalaika, l’approfondimento di canale 5  sui Mondiali di calcio sta per cambiare formato, Dal 30 giugno “Dalla Russia col pallone” diventerà “Verso la finale”.

Più calcio, più approfondimenti e meno intrattenimento. Tutto questo perché il “mappazzone” di due ore e mezza con Savino- Blasi e Rodriguez  non ha mai convinto e superato il 13% di share.

Si conferma il fatto che Mediaset, quando cerca di trattare formati calcistici ai quali non è abituata, realizza dei flop commettendo lo stesso errore. Ricordate quando vennero strappati nel 2005 i diritti per la trasmissione degli highlights in chiaro? Ne nacque “Serie A“,  un format di infoteiment inizialmente condotto da Paolo Boolis e poi – per divergenze tra il conduttore romano e l’azienda – passato ad Enrico Mentana.

LEGGI ANCHE  Balalaika: la rivisitazione del programma non è stata male. Ma la domanda è: Ilary e Belen erano necessarie?

Ecco, sino a ieri sera, Balalaika è stata Tiki Taka, Mai Dire Gol, Quelli che il Calcio e 90 Special, tutto insieme. E neanche la presenza della Gialappa’s con l’innesto del Mago Forest ha salato la baracca. Il sistema “Mai Dire” di solito funziona se ha una trasmissione propria.

La fusione tra giornalismo, intrattenimento e gossip ha toccato il fondo ieri, quando uno degli ospiti – Maxi Lopez – è stato costantemente punzecchiato cercando di fargli dire che con Mauro Icardi l’Argentina sarebbe stata tutta un’altra squadra.

LEGGI ANCHE  Balalaika: canzone, promo e scheda programma

Di certo, se Ventura ci avesse qualificati per la Russia, Mediaset sarebbe rimasta a guardare senza regalarci continuamente dualismi tra Messi e CR7 – come se non stessimo parlando dei Mondiali ma di un “Clasico” permanente –  dettagli rosa che sovrastano il rettangolo verde, rubriche di calciomercato travestite da trasmissioni su Russia 2018  e studi che si spengono poco prima della diretta.

Quando poi la si butta in caciara, bisognerebbe assicurarsi di essere professionisti – com’era il compianto Aldo Biscardi – del “parlare alla pancia della gente”.

Stefano Beccacece (On Twiter @Cecegol)

Seguici su Whatsapp - Telegram