“Sono disonorata”: fenomeno Pupetta, la miniserie derisa ma guardata

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Uno dei casi televisivi delle ultime settimane è senz’altro la serie tv di Canale5 con Manuela Arcuri Pupetta – Il coraggio e la passione, incentrata sulla vita di Pupetta Maresca, moglie del boss della camorra Pasquale Simonetti.

Relegata al palinsesto di giugno e fuori garanzia dopo essere stata più volte rimandata nel corso della stagione televisiva, Pupetta è stata la vera rivelazione sul piano degli ascolti, ottenendo un inaspettato successo di pubblico (almeno sul piano dei numeri) che avrà fatto sicuramente mangiare le mani ai vertici di Canale5, che hanno sicuramente sottovalutato il prodotto e perso un’occasione di fare oltre il 20% di share in un periodo più importante dell’anno.

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Ma tra i quasi 5 milioni di spettatori che hanno seguito le quattro puntate della miniserie, non sono mancati i critici commentatori televisivi, una categoria che ormai sui social network spopola, che hanno sbeffeggiato i surreali dialoghi e la recitazione tutt’altro che impeccabile della protagonista. Il tutto a discapito della storia, passata in secondo piano.

Soprattutto sul web, la fiction è stata resa celebre da diversi tormentoni – come l’ormai celebre frase di Pupetta “sono disonorata“, pronunciata senza la minima verve dalla Arcuri – che gli internauti hanno ormai assimilato e ripetuto a mo’ di sfottò in ogni salsa.

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Un fenomeno che andrebbe analizzato dagli studiosi di comunicazione, che dovrebbero spiegarci per quale motivo un programma così deriso da una parte della platea televisiva ha ottenuto così tanto successo. Forse perché, per poter criticare il prodotto, è necessario guardarlo?

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