Paolo Del Debbio difende Quinta colonna dalle accuse di populismo

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Il lunedì è ormai il giorno di Quinta colonna, e Paolo Del Debbio, il conduttore della trasmissione di Rete4, oggi è pacato come sempre. Colui che (forse) coprirà la fascia dell’access prime time della terza rete Mediaset con una trasmissione tutta nuova però ha risposto alle accuse di populismo che da mesi vengono rivolte a lui e il suo programma.

Dopo nemmeno venti minuti di trasmissione, in cui abbiamo potuto assistere alle solite scenate isteriche in diretta dalle piazze e una serie di interviste fatte al mercato alla “gente del popolo” in cui una signora ha affermato di rivolere Pertini al Governo, “se se potrebbe!”, Del Debbio non riesce a trattenersi e fa un appello a chi lo definisce populista, affermando che la gente in collegamento non è pagata ma che è realmente in una situazione di grave difficoltà economica causata anche dalla cattiva politica.

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Il tutto mentre una esasperata signora in collegamento dalla piazza di Roberto Poletti lo supporta: “Noooo non sei populista a me non mi paga nessuno è la verità!”. E la difesa del conduttore di Mattino Cinque e Quinta Colonna termina con una frase molto esplicita, che sostanzialmente citava: “Non prendetevela con Del Debbio, è l’Italia che non funziona“.

A parte che proprio quest’ultima frase, in pieno stile vittimista, non fa onore al conduttore che sembra credere in quello che fa, non possiamo essere d’accordo con Del Debbio. Stiamo parlando di una trasmissione che da mesi propone le urla straziate di un popolo in grave difficoltà, e che non ha diritto di esistere esclusivamente perché la gente ha grossi problemi.

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Sono mesi che Quinta colonna propone urla, lacrime e risse da bar tra elettori di diversi partiti politici (e ricordate la lite tra giovani precari?), ma senza discorsi costruttivi, senza proporre una soluzione o tentare di dare risposte a questi problemi. Una situazione di stallo che, come avevamo già detto, non porta a nulla. Si è vero, Del Debbio spesso domanda chi si potrebbe mandare al governo quando la massaia o l’imprenditore di turno grida “TUTTI A CASAAAAAA!!!“, ma è evidente che lo fa per mettere in difficoltà l’elettore grillino di turno (ricordate il servizio anti-Grillo dello scorso autunno?) e che nemmeno lui sa la risposta.

Quinta colonna da libero sfogo alla disperazione dell’Italia, e propone quel che la gente vuole vedere: l’esasperazione e l’indignazione. Ed ecco perché è una trasmissione populista.

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