16 anni e incinta: quando la versione italiana non ha nulla da invidiare alle straniere
16 anni e incinta Italia ci aveva convinto già la settimana scorsa. La casa di produzione Stand By Me, contrariamente a quanto avviene solitamente coi format stranieri, è riuscita a riadattare la versione originale “italianizzandola”, ma senza strafare. Una voce narrante che non c’era, qualche musica infantile, un pizzico di zucchero e puntate monografiche hanno cambiato parzialmente il format, addolcendolo senza farlo però diventare indigesto.
Le storie presentate fino ad ora sono molto diverse tra loro, sia per localizzazione geografica – che spesso fa la differenza -, che per vissuto, ma hanno tutte in comune la capacità di coinvolgere lo spettatore e farlo affezionare ai protagonisti. E’ successo anche ieri con Carmen (Carmelina Speria), verso la quale nutrivamo qualche perplessità dovuta alla sovraesposizione mediatica precedente al reality di MTV.
Eppure ciò che è uscito dalle due puntate a lei dedicate è un ritratto tenero di una ragazza che, tra mille problemi e difficoltà – comunque ben sottolineate dal montaggio -, è riuscita a crescere e a concentrarsi totalmente sui figli, anche grazie ad una famiglia solida che le è stata accanto mettendo da parte la rabbia e il dolore per quella nuova gravidanza inaspettata e inopportuna.