Carlo Conti come Astrosamantha sfida la legge di gravità

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C’è chi, come Samantha Cristoforetti, per sottrarsi alla legge di gravità va nello spazio e chi, come Carlo Conti, invece, va semplicemente sulla riviera ligure, a Sanremo per la precisione, a condurre l’omonimo Festival. Continua infatti il trend positivo dell’Abbronzatissimo di Rai1, che totalizza ogni sera ascolti da record, contro ogni legge della fisica classica. Conti mette in scena uno spettacolo senza identità editoriale, una macedonia di personaggi in cui Conchita Wurst trova collocazione nella stessa serata con la famiglia Anania e i suoi 16 pargoli concepiti grazie all’intervento dello Spirito Santo in co-produzione con la Provvidenza, in cui il talento di Virginia Raffaele (semplicemente splendida) convive con la banalità comica di Pintus di una delle serate precedenti, in cui la meraviglia creativa dei Pilobolus si trova accostata all’ovvietà delle battute di Siani.

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Newton affermava che nell’universo ogni punto materiale attrae ogni altro punto materiale con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. Ma allora perché il Festival di Carlo Conti non precipita schiantandosi in terra? E perché , al contrario, vola più leggero dell’aria con ascolti stellari? Forse perché è immateriale… nel senso di inconsistente e quindi come tale non è soggetto alla summenzionata legge? Forse… o forse no.

Tuttavia risposta non ho a quesito di tale gravità (appunto). Ma cosa ancora più drammatica (se possibile) oggi a Sanremo piove e mi sono anche interdetti quei due passi sul lungomare che alla mia età farebbero tanto bene.

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