I fatti vostri: Giancarlo Magalli e Michele Guardì rinviati a giudizio per diffamazione

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Lo show della tarda mattinata di Rai2 messo sotto accusa, letteralmente. Il conduttore Giancarlo Magalli, l’ex direttore di Rai2 Massimo Liofredi e il team autoriale de I fatti vostriMichele Guardì, Giovanna Flora, Maria Rosaria Zamponi – sono stati rinviati a giudizio dal Tribunale di Piacenza per aver diffamato una donna in tv e non aver tutelato la figlia, una bimba di cinque anni.

Tutto ha inizio durante una puntata de I fatti vostri risalente al 12 ottobre 2009. Ospite della trasmissione è Simone Ortu – padre della bimba al centro del caso – che di fronte a Magalli e ai telespettatori racconta il proprio dramma familiare: a suo dire la moglie maltratta la figlia procurandole ematomi, le somministra farmaci, assume stupefacenti in sua presenza. Oltre che il nome dell’uomo in trasmissione viene menzionato anche quello della bimba.

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La madre sporge immediatamente querela per diffamazione contro Magalli e Ortu. Nel 2011 la Procura chiede l’archiviazione del caso ma la donna, supportata dal legale Emanuele Solari, si oppone ed ottiene dal Gip un supplemento di indagini. A questo punto il cerchio degli accusati si allarga, includendo i vertici del programma al gran completo, compresi gli autori e il direttore di rete.

Nei giorni scorsi si è tenuta l’udienza preliminare davanti al gup Giuseppe Bersani. Il 23 giugno 2014 avrà inizio il processo davanti ai giudici della Sezione penale di Piacenza: Simone Ortu dovrà difendersi dall’accusa di aver dichiarato il falso in trasmissione con il supporto di Giancarlo Magalli. Oggetto di dibattimento sarà anche la presunta violazione della legge sul sistema radiotelevisivo, per il mancato controllo sull’esposizione di un minore coinvolto in vicende giudiziarie.

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“Le questioni private, specie quando di mezzo ci sono minori, non dovrebbero essere trattate in televisione. A maggior ragione sulle reti Rai, che dovrebbero garantire più e meglio di altri le reali esigenze del servizio pubblico” ha affermato l’avvocato Emanuele Solari. Lo spinoso caso rischia insomma di tirare in ballo la disinvolta gestione dei drammi privati a cui spesso indulge la tv italiana, tanto più controversa quando ci sono dei minori implicati. Decisamente una brutta gatta da pelare per la Rai.

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