Il Moige contro Domenica Live, l’inchiesta interna a Mediaset e le scuse di Barbara D’Urso

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Era ampiamente prevedibile ed è successo: la puntata “a luci rosse” di Domenica Live andata in onda lo scorso 19 gennaio ha scatenato un bel putiferio. Al Moige (Movimento Italiano Genitori) non è andata giù la prima parte della trasmissione, che in piena fascia protetta si è dilungata su argomenti come le molestie sessuali, la dipendenza patologica da sesso, il sadomaso e il carsex: troppo oltre il limite perfino per un programma che non ha mai dimostrato di possedere un gran senso del pudore.

Ieri mattina è stata diramata dalle agenzie una nota di Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media del Moige che ha duramente condannato il trash a sfondo sessuale di Domenica Live e perfino incitato gli sponsor a boicottare la trasmissione.

Abbiamo assistito a una delle pagine più tristi e trash della nostra tv. Diciamo basta a queste domeniche di violazioni della fascia protetta. Ci appelliamo alla responsabilità sociale delle aziende perché non continuino a inserire spot in questo programma trash che viola la sensibilità e la dignità dei nostri figli.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Il caso Domenica Live – così viene riportato sul Corriere della Sera di oggi – avrebbe scatenato l’ira del direttore generale dell’informazione Mediaset Mauro Crippa e portato all’apertura di un’inchiesta interna i cui esiti potrebbero essere nefasti per qualche addetto ai lavori. Il più probabile capro espiatorio sarebbe addirittura il direttore di VideoNews Mario Giordano, responsabile anche di quel Lucignolo dal quale erano stati estrapolati alcuni servizi di Domenica Live. Sembrerebbe invece del tutto al ripario la posizione della stessa Barbara D’Urso perché “inconsapevole” di quanto sarebbe andato in onda.

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Ultimo atto (per ora): le dichiarazioni della D’Urso. Dai microfoni dell’Alfonso Signorini Show – la trasmissione radiofonica condotta su Radio Monte Carlo da Alfonso Signorini, Luisella Berrino e Aristide Malnati – la conduttrice ha confermato di essere stata all’oscuro del contenuto di certi servizi, ha appassionatamente difeso il resto del lavoro svolto ma non ha mancato, ovviamente, di presentare le proprie scuse.

Se qualcosa ha dato fastidio alle famiglie che fanno parte del Moige, chiediamo perdono. Io ero un pochino al di fuori perché non avevo visto tutti i servizi perché non erano arrivati in tempo, ma mi piacerebbe anche che ogni tanto oltre alle polemiche che ci stanno, si raccontassero anche storie tipo quella di Paola che ha messo in vendita il suo rene per salvare il suo fidanzato in coma. Accade anche questo. Poi magari c’è una piccola scivolatina. Io chiedo perdono, ma siccome ci metto la faccia, difendo il mio programma e la mia squadra. Chiedo comunque scusa a nome mio e a nome di tutti.

Barbara D’Urso non è nuova agli attacchi del Moige (l’ultimo risale allo scorso novembre, dopo una puntata di Domenica Live incentrata sul fenomeno delle prostitute minorenni), né alle polemiche in generale: è facile immaginare che uscirà immacolata anche da questo ennesimo polverone. 

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