The Voice of Italy: la conferenza stampa (gallery)

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Innovazione, rivoluzione e “rifondazione“: sono state queste le tre parole leit motiv della conferenza stampa di presentazione di “The Voice of Italy“, il nuovo programma musicale della televisione italiana, in onda su Rai Due da giovedì 7 marzo alle 21.

L’innovazione che il programma cerca di portare nel palinsesto di Rai Due parte innanzitutto dallo studio, l’imponente M2000, completamente modificato rispetto alle edizioni di X Factor e dell’Isola del Famosi. L’impatto visivo è molto forte: in mezzo a due grandi mani che stringono un microfono c’è una sorta di arena (nella quale si esibiranno i cantanti) affiancata da un lato dall’orchestra e dall’altro dai 4 troni dei coach (non chiamateli giudici!) Raffaella Carrà, Pierò Pelù, Noemi e Riccardo Cocciante. La sensazione che si ha è quella di un programma con un’ottica molto più internazionale rispetto a quella di X Factor, e questo è un fattore sicuramente positivo.

La rivoluzione è portata avanti dai cantanti che saranno in gara, a detta della produzione e dei coach molto più underground e particolari rispetto all’attuale scena pop italiana; nonostante ciò, Raffaella Carrà ha voluto sottolineare come -la musica è tutto, e non bisogna per forza considerare il pop qualcosa di banale– e che anche questa componente, se vogliamo più commerciale, sarà ben presente all’interno della trasmissione. Ma il cambio di paradigma dipenderà soprattutto dall’importanza data alla voce, vera protagonista, e non all’apparenza, che al contrario è stata al centro di molti altri talent show. Infatti, se ad un coach piacerà la voce di un cantante potrà premere il tasto “I want you” facendo ruotare la sedia, e solo in quel momento si ritroverà di fronte al candidato; se più coach scegliessero la stessa voce, sarà il cantante a decidere in che squadra andare.

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Con “rifondazione”, infine, non si intende niente che abbia a che fare con la politica, ma piuttosto con Rai Due, una rete che ha sofferto del flop clamoroso di Star Academy e che proprio dalle ceneri di questo programma vuole risorgere, secondo quanto annunciato dal neo direttore Angelo Teodoli.

Nel corso della conferenza stampa sono anche stati presentati i due co-conduttori della trasmissione: Fabio Troiano, che si occuperà della fase delle blind auditions (quella in cui i 4 coach giudicheranno i cantanti senza vederli) e Carolina di Domenico, che prenderà in gestione tutta la comunicazione sui social network come Twitter e Facebook, ma anche sul sito ufficiale della trasmissione; inoltre, ai giornalisti è stata concessa una breve anteprima della puntata in onda giovedì sera, nella quale si è vista la prima (bravissima) concorrente del programma, la torinese Stefania Tasca.

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Non ci resta dunque che aspettare il 7 marzo per capire se The Voice of Italy sarà davvero in grado di fare la differenza: a questo proposito, speriamo di poterci fidare delle parole di Piero Pelù, che ha precisato –The Voice non è un talent show ma un programma musicale, che ha un rapporto diretto e creativo con la musica-.

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